AIRWAY è un progetto che nasce ufficialmente nell’inverno del 2005 anche se in realtà la band esisteva già dal lontano 1999 sotto il nome di Maidaiuto, band composta da tre elementi: Luca alla batteria, Valerio al basso e voce, Sandro alla chitarra e cori. Tutti i componenti avevano un’età media di quindici anni. Tutto iniziava cosi, nella soffitta di Luca a suonare cover dei Green Day, per divertimento, per poi passare alla composizione di brani propri ed all’incisione, nel 2000, del primo demo autoprodotto intitolato “Kandeggina”, in puro stile punk-rock. Dopo l’ingresso dell’amico di sempre Teo alla seconda chitarra, la band si avvicina a sonorità più “californiane” che sfociano nel 2002 nel secondo demo autoprodotto “Illusione”. Nel frattempo la band ha l’occasione di farsi conoscere suonando in più di settanta concerti e partecipando a tre compilation distribuite su territorio nazionale. Col passare degli anni i 4 maturarono cominciando ad arricchire il proprio patrimonio musicale, gli ascolti dei ragazzi cambiavano e si avvicinavano sempre di più a quel sound che stava cominciando a diventare così popolare in America: l’emo, anzi per essere precisi lo Screamo. La composizione dei pezzi cominciava a diventare più meticolosa e le sessioni in sala prove sempre più intense e frequenti e il cantato, in lingua inglese, vedeva l’alternarsi di parti “catchy” e melodiche in puro stile pop–punk a parti urlate più tipiche del sound hardcore. Dopo due anni di “restyling” la band si presenta sotto il nome attuale di AIRWAY con cinque pezzi pronti che i ragazzi, grazie all’aiuto dell’etichetta veneta Agitato Records (per anni punto di riferimento della scena underground italiana), registrano e includono nel loro primo ep ufficiale intitolato “Lighthouse”.
Sin da subito “Lighthouse” attira l’attenzione degli addetti ai lavori e delle varie communities web ottenendo ottime recensioni in webzines nazionali del calibro di Punk.it, Punkadeka.it, Punkwave.it, Emotionalbreakdown e in riviste come Rocksound, Punkster e Rumore.
Proprio grazie a questa improvvisa emersione nella scena italiana gli AIRWAY ebbero l’opportunità di calcare alcuni palchi tra i più importanti in Italia (New Age, Rockplanet, La Gabbia) e condividere gli stessi in concerti al fianco di importanti band italiane come Dufresne, Vanilla sky, The Gaia Corporation, 9mm, The Miles Apart e straniere del calibro di Alexisonfire, The Saddest Landscape, Pilot to Gunner riuscendo ad ottenere una buona popolarità in tutto lo stivale.
E’ in questo periodo che la band viene notata dall’etichetta GRAVES RECORDS che decide di inserire il brano “Writing poems” nella compilation “Rise From The Graves Vol. 1”; il pezzo ai concerti diventa una sorta di piccolo tormentone, grazie anche all’uscita successiva nel sampler cd della rivista PUNKSTER, i quattro ragazzi capiscono che quella è la strada giusta da seguire; evidentemente lo capisce anche GRAVES RECORDS che decide di inserire gli AIRWAY ufficialmente nel suo roster.
Nell’inverno 2006 però, quando tutto sembrava andare per il meglio, il batterista Luca decide di abbandonare la band per divergenze musicali e motivi personali. I tre rimasti( Sandro, Teo e Vale) passano un febbraio buio alla ricerca di un batterista che potesse colmare il vuoto lasciato da Luca, ma grazie alla loro passione ed umiltà, non si perdono d’animo e alla fine trovano in Ale (giovane batterista della scena indie trevigiana) il sostituto perfetto; Ale si integra perfettamente con gli altri tre ragazzi e grazie alla sua travolgente dinamicità alla batteria da quel pizzico di stravaganza in più al quartetto; dopo questa nuova ventata d’aria gli AIRWAY si trovano a comporre in cinque mesi una grande quantità di pezzi nuovi e a suonare una quindicina di live in tutta Italia. Entrano in studio nell’ ottobre 2006 per iniziare i lavori di registrazione del loro primo album ufficiale dal titolo: “Faded Lights”.
“Quest’album racchiude in se struggenti melodie, accompagnate da potenti riff di chitarra a supporto di parti urlate che fanno esplodere tutta la rabbia caratteristica di una generazione in bilico tra vecchi valori e un futuro incerto. E’ la rappresentazione di un ragazzo che vive ogni momento intensamente confrontandosi con problemi piu o meno gravi come amori finiti, eccessi
o la scomparsa di una persona cara, alternadoli a momenti felici e spensierati o di riflessione”
I problemi però non sono finiti e completata la registrazione del disco Teo decide di abbandonare a band per problemi personali, ma viene subito rimpiazzato da Abe, il più maturo del gruppo che aumenta notevolmente lo spessore tecnico della band come chitarra solista e si integra sin da subito con la band creando un affiatamento unico sia per l’aspetto dei rapporti personali che per quello musicale.
Tutto è pronto per gli AIRWAY pronti ad invadere i palchi di tutto Europa con il loro live potente ed emozionate e i negozi con un disco di sicuro effetto.
